- AREA PAZIENTI
-
- AREA MEDICI
-
|
Terapia farmacologia
Non esiste una cura definitiva per l’osteoatrosi. Tuttavia, esistono diversi trattamenti in grado di migliorare la qualità della vita del malato.
I farmaci attualmente disponibili sono in grado di:
alleviare il dolore
mantenere e/o facilitare il movimento delle articolazioni
rallentare la progressione dei danni
Le vie di somministrazione possono essere diverse in rapporto alle caratteristiche del farmaco e del paziente:
- per bocca;
- attraverso iniezioni intramuscolari, endovenose e sottocutanee;
- con infiltrazioni nelle articolazioni colpite
mediante supposte
con cerotti, gel, pomate da applicare sulla parte dolorante.
Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS)
I FANS rappresentano uno strumento indispensabile nel trattamento sintomatico dell’artrosi.
Oltre all’attività antinfiammatoria esplicano una più o meno spiccata azione analgesica ed antipiretica.
L’effetto analgesico è il primo a comparire, ma scompare altrettanto rapidamente alla cessazione della somministrazione. L’azione antipiretica è costante ma variabile da un composto all’altro
I FANS vanno consigliati per un periodo di breve durata (1 settimana circa) e se non sortiscono alcun effetto devono essere sostituiti con i cortisonici. Spesso possono essere associati a cortisonici o a miorilassanti o, ancora, ad analgesici.
Gli effetti collaterali più frequenti si verificano soprattutto a carico dell’apparato gastro-intestinale. I sintomi vanno da quadri banali come nausea, vomito e dispepsia (alterazione delle funzioni digestive), a quadri più gravi di erosioni e ulcerazioni.
Tutti i FANS vanno impiegati con la massima cautela nei pazienti con una storia di ulcera peptica ed in genere non andrebbero prescritti nei soggetti portatori di ulcera attiva.
Particolare attenzione va attribuita all’interazioni farmacologiche dei FANS con altre classi di farmaci.
La prescrizione di un FANS richiede particolare prudenza nei pazienti in terapia con antidiabetici o con anticoagulanti per via orale e negli anziani spesso affetti da altre patologie a carattere cronico, e perciò costretti ad assumere vari farmaci indispensabili per la vita.
I FANS più frequentemente prescritti ed utilizzati sono:
acido acetilsalicilico, nimesulide, ibuprofene. diclofenac.
Da circa due anni sono in vendita anche in Italia i cosiddetti “Coxib”, che sono FANS a tutti gli effetti, ma hanno la capacità di attenuare il dolore senza causare disturbi allo stomaco e ai reni.
I nuovi farmaci (celecoxib e rofecoxib), infatti, agiscono bloccando uno specifico enzima che provoca la liberazione di sostanze responsabili dell’infiammazione e del dolore, la ciclossigenasi 2 (Cox 2). In tal modo, bloccano o riducono l’infiammazione e il dolore. Al contrario dei comuni FANS che non riescono a distinguere tra i diversi enzimi, non bloccano invece la ciclossigenasi 1 (Cox 1), una sostanza simile alla Cox 2 ma che, oltre a stimolare la produzione delle sostanze responsabili del dolore, agisce favorendo la liberazione di altre sostanze che proteggono lo stomaco.
Analgesici
Nella terapia sintomatica dell’artrosi vengono normalmente utilizzati gli analgesici minori, farmaci molto diversi fra loro per struttura chimica, meccanismo d’azione ed effetti terapeutici.
Alcune di queste sostanze sono dotate anche di proprietà antipiretiche e antiinfiammatorie, altre sono degli analgesici praticamente puri.
I FANS esprimono un’attività analgesica a dosi inferiori rispetto a quelle richieste per l’effetto antiinfiammatorio; sulla base di tale peculiarità, alcuni FANS vengono proposti in commercio in formulazioni a dosi unitarie ridotte o “antalgiche” (acido acetilsalicilico, ibuprofene, ketoprofene)..
Terapia intra-articolare
Questo tipo di terapia, effettuata con iniezioni nell’articolazione interessata, ha lo scopo di ottenere un potenziamento in loco dell’azione farmacologica, attraverso l’aumento della concentrazione del farmaco nella zona colpita e di conseguenza diminuire gli effetti generali indesiderati.
Le articolazioni “facili” da infiltrare sono rappresentate dal ginocchio, dalla spalla e dalle articolazioni delle dita. Una maggiore difficoltà presentano il polso, la caviglia e il gomito, mentre ancora più difficili risultano le articolazioni del piede, quelle temporo-mandibolari e soprattutto le coxo-femorali.
Tra i farmaci utilizzati per via intra-articolare nel trattamento dell’artrosi, ricordiamo i corticosteroidi (cortisonici), gli anestetici, alcuni FANS e l’acido ialuronico.
Glucosamina solfato
La glucosamina solfato viene impiegata da molti anni come terapia di fondo dell’artrosi; è un antiartrosico ad azione lenta in grado di rallentare anche il processo di degradazione della cartilagine.
La glucosamina solfato può essere utile soprattutto quando:
l’artrosi è nelle fasi iniziali o moderate
i danni della cartilagine non sono ancora molto estesi
Questo farmaco è ben tollerato dallo stomaco e da tutto l’organismo e non sono stati evidenziati effetti indesiderati su cuore, circolazione e sistema nervoso.
|